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Come volevasi dimostrare: il provvedimento non serve

a niente, né per il traffico né per l’inquinamento

 

Milano, ecopass inutile:

ecco i dati delle centraline

 

 

SI’, GRAZIE AL PIFFERO – Il sindaco Letizia Moratti, appena eletta, ha ringraziato i cittadini milanesi con un manifesto. Chissà se il sentimento, oggi, è ancora reciproco…

di Ersilio Mattioni

MILANO (21 febbraio 2008) – Noi lo avevamo detto. Ed eravamo persino stati criticati per aver usato un linguaggio un po’ forte, definendo l’ecopass milanese “una grandissima minchiata”. Ma il sindaco Letizia Moratti, che non ascolta né la sua maggioranza e neppure Silvio Berlusconi, non poteva certo dare retta a noi. Così il primo cittadino era andata avanti come un treno, contro tutto e tutti. Aveva sostenuto che l’ecopass avrebbe, come per magia, risolto i problemi del traffico e dell’inquinamento. 

E invece, ecco la situazione fotografata dalle centraline. Numeri dunque, non opinioni. Scrivono gli esperti: «Dal 7 gennaio al 18 febbraio, nonostante l'Ecopass e una riduzione dei valori del PM10 — dovuta ad altri agenti e non al ticket d’ingresso — rispetto allo stesso periodo del 2007, i valori sono stati per 25 giorni al di sopra della soglia di 35 microgrammi per metrocubo raccomandata dall’Unione europea, toccando una media giornaliera di 48,6 microgrammi. Il picco assoluto è stato toccato il giorno di San Valentino: il 14 febbraio, secondo i dati di ChiamaMilano, la centralina di via Vico ha registrato una concentrazione dei Pm 10 pari a 124,5 microgrammi al metrocubo». 

Chiosa Beniamino Piantieri (di www.chiamamilano.it) “L’Ecopass è un provvedimento poco più che simbolico e indubbiamente meno efficace delle più democratiche targhe alterne o dei blocchi della circolazione, ai quali non è escluso si debba far ricorso tra meno di due anni”. Insomma, l’unica cosa che l’ecopass ha alleggerito sono le tasche dei cittadini. Adesso lo possiamo dire che siamo di fronte alla più grande minchiata degli ultimi trent’anni?

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