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Willer Bordon guida il comitato che chiede l’abrogazione della legge 157 Basta soldi ai partiti, in arrivo nuovo referendum
ROMA (27 giugno 2008) – Sono stati depositi martedì 24 giugno in Cassazione i quesiti referendari per chiedere l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Il comitato, coordinato da Willer Bordon (ex senatore dell’Unione Democratica dal 2006 al 2008), si è presentato in Cassazione alle 9 precise. Adesso si attende il responso dell’Alta Corte, per sapere se i referendum sono ammissibili. Lo stesso tipo di iniziativa fu attuata già nel lontano 1993, quando i Radicali chiesero l’abrogazione dei finanziamenti con brillanti risultati (il 90,3 percento degli italiani, infatti, voto sì). L’effetto di quel referendum fu tuttavia vanificato dall’approvazione, a larghissima maggioranza da parte del parlamento, della legge 157, in cui vengono stabilite “nuove norme in materia di rimborso delle spese per consultazioni elettorali”: in questo modo il finanziamento ai partiti era diventato un rimborso elettorale, con la conseguenza che le forze politiche avevano ricominciato a incassare come e più di prima. I quesiti del referendum proposti da Bordon, già pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, sono quattro: il primo per l’abolizione totale della legge attuale sul finanziamento pubblico ai partiti, il secondo stabilisce la riduzione dei 4/5 dei rimborsi, il terzo prescrive l’eliminazione dei contributi per cinque anni, il quarto l’abrogazione di tutte le norme che prevedono piccoli privilegi ai partiti. Nel caso in cui almeno una tra queste modalità dovesse risultare ammissibile, verrà aperta la raccolta firme che dovrà arrivare a quota 500mila: è questa la soglia per indire un referendum abrogativo in Italia. La firme dovranno infine essere autenticate della Corte di Cassazione entro martedì 17 giugno 2009. |
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